POEMAS DE RICCARDO CANALETTI
TRAD. ANTONIO NAZZARO
Revisión: Elizabeth Uribe Pérez
Ahora que has avanzado unos centímetros más adelante
dime lo que ves desde la partida
desde el puerto de Nápoles no exactamente a tiempo.
A donde vas, luego, más allá del puente la reja está resbalosa.
Tira la suavidad de la lluvia
incuba el agua en el mar.
Alguien sospecha
que hay aún treinta metros
antes de ir mar adentro,
pero ya nadie ve, desde hace rato,
lo que se deja atrás en la ciudad
el amarillo en medio del aire sobre los astilleros detenidos.
Alguien te encuentra
y hasta el último de nosotros esta noche baila
o vaga por los pisos descalzo
pero tú no.
En la oscuridad tu estás allí para hacer no sé qué cosa. Pero si cortas las flores, debes saber:
Si arrancas las flores, viven.
Ora che ti sei portata qualche centimetro più avanti
dimmi ciò che vedi dalla partenza
dal porto di Napoli non proprio in orario.
Dove vai, poi, oltre il ponte l’inferriata è scivolosa.
Tira la morbidezza della pioggia
cova l’acqua nel mare.
Qualcuno sospetta
che ci siano ancora trenta metri
prima di uscire a largo,
ma nessuno vede più, da un po’,
ciò che si lascia dietro la città
il giallo a mezz’aria sopra i cantieri fermi.
Qualcuno ti ritrova
e anche l’ultimo di noi stasera balla
o vaga per i piani scalzo
ma tu no.
Al buio tu sei lì a fare non so cosa. Ma se recidi i fiori, sappi:
Se strappi i fiori, vivono.
Llano horizonte hasta la única montaña
o informe de caída
del agua en el lavabo, el tiempo
de una cantilena. Cuanta paz
y cuanto tedio, indistintamente,
se sacude.
Piatto orizzonte fino all’unica montagna
o informe caduta
dell’acqua nel lavabo, il tempo
di una cantilena. Quanta pace
e quanta noia, indistintamente,
si dimena.
Y ya no te reconoces más como eras, como serás.
Y te aferras al deseo de mantenerte con vida
al fin y al cabo con vida, donde calla
un dios en quien no creías, en los pastos ocultos en las ciudades
en lugares intactos inmóviles desde siempre,
en la conquista eterna de la luz, allí donde cuando
llega la noche, la luz se ha ido.
E non ti riconosci più com’eri, come sarai.
E ti si avvinghia la voglia di tenerti in vita
pur sempre in vita, dove tace
un dio che non credevi, nei pascoli celati alle città
in luoghi intatti immobili da sempre,
nella conquista eterna della luce, lì dove quando
arriva notte, la luce non c’è più.
El tren que pasa no tiene color
¿se mueve? ¿está detenido?
Suspendido en la nitidez de la muerte
Que devora el terreno. A mí ya
ni siquiera el engaño, tengo el ojo
demasiado ligero.
Il treno che passa non ha colore
si muove? è fermo?
Sospeso nella nettezza della morte
Che divora il terreno. A me più
nemmeno l’inganno, ho l’occhio
troppo leggero.
Riccardo Canaletti, Sponde, pref. Alberto Pellegatta, Arcipelago Itaca ed., 2019. Il libro ha vinto la 2° edizione del Premio Pordenonelegge 2020, “I poeti di vent’anni”. Riccardo Canaletti nasce nel 1998 nelle Marche e studia filosofia all’Università di Bologna. Nel 2017 pubblica La perizia della goccia (pref. Umberto Piersanti, affinità elettive edizioni). Nel 2019 pubblica Sponde (pref. Alberto Pellegatta, Arcipelago Itaca edizioni) con il quale vince nel 2020 il Premio Pordenonelegge. Suoi testi sono stati tradotti in russo, in spagnolo, in catalano. È apparso su varie riviste tra cui Interno Poesia e Nuovi Argomenti. Suoi articoli sono apparsi su molte riviste online tra cui Nazione Indiana e Nuova Ciminiera.
Riccardo Canaletti con el poemario Sponde, prefacio de Alberto Pellegatta, Arcipelago Itaca ed., 2019, ganó la 2° edición del prestigioso Premio Pordenonelegge 2020, “Los poetas de veinte años”. Riccardo Canaletti nació en 1998 en las Marcas y estudia filosofía en la Universidad de Boloña. En 2017 publicó La perizia della goccia (prefacio de Umberto Piersanti, affinità elettive edizioni). En 2019 publicó Sponde (prefacio de Alberto Pellegatta, Arcipelago Itaca edizioni) con el cual ganó en 2020 el Premio Pordenonelegge. Sus textos han sido traducidos en ruso, español, catalán. Ha sido publicado en varias revistas como Interno Poesia y Nuovi Argomenti. Sus artículos han aparecidos en muchas revistas online como Nazione Indiana y Nuova Ciminiera.
